Il costo dell'accordo italo-albanese per la creazione di centri di accoglienza migranti in Albania è di circa 653 milioni di euro
In un recente rapporto, l'Istituto Italiano di Ricerca "Oppenpolis" ha stimato il costo dell'accordo tra Italia e Albania, che prevede la creazione di centri di accoglienza migranti nello Stato balcanico (Albania), a 653 milioni di euro in cinque anni.
L'istituto di ricerca italiano "Oppenpolis" ha detto che il costo per l'attuazione dell'accordo tra Italia e Albania per la creazione di centri di immigrazione, nel paese guidato dal suo gabinetto Eddie Rama, ammonterebbe a 653 milioni di euro in cinque anni.
Del costo totale stimato di 653 milioni di euro, 252 milioni costituirebbero solo il costo dei viaggi tra i due paesi, che dovrebbero essere effettuati da funzionari dei ministeri dell'Interno, della Giustizia e della Sanità italiani, secondo il rapporto.
Grande ma inutile quantità per il rimpatrio, la logistica e l'integrazione
L'accordo prevede l'istituzione di due centri in Albania, uno come centro di accoglienza nell'area Schengen e l'altro come centro di accoglienza e centro di pre-allontanamento a Gadir. I centri saranno situati nel nord del paese e distano circa 20 chilometri l'uno dall'altro.
Il governo conta sull'apertura dei centri entro il 20 maggio prossimo, anche se inizialmente ospiteranno un piccolo numero di migranti, rispetto alla loro capacità quando saranno pienamente operativi.
Nella sua relazione, l'Istituto Italiano di Ricerca ha ritenuto che i costi di Euro 653 milioni fossero "sostanziali, ma non sembravano essere utili per i rimpatri, per una migliore logistica di accoglienza o per l'integrazione di persone che avrebbero ricevuto protezione internazionale".
"Il protocollo firmato tra Roma e Tirana (capitale albanese), per la costruzione di centri di prima accoglienza in Albania, rappresenta costi significativi e molti problemi legali. Tuttavia, è improbabile che l'accordo raggiunga gli obiettivi dichiarati. "