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Il Canada contesta i dazi statunitensi al WTO
Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha annunciato martedì a Ottawa che il suo Paese presenterà ricorso all'Organizzazione mondiale del commercio in merito ai dazi statunitensi sui suoi prodotti.
Trudeau ha spiegato, durante una conferenza stampa, che questa “guerra” commerciale indebolirà la crescita economica nel Nord America, esacerberà l’inflazione e danneggerà consumatori, lavoratori e aziende su entrambi i lati del confine.
Martedì sono entrati in vigore i dazi statunitensi del 25 percento sulle importazioni dal Canada e dal Messico.
Il Canada ha risposto imponendo dazi del 25% su merci per un valore di 30 miliardi di dollari e prevede di imporre una seconda tornata di dazi su prodotti statunitensi per un valore di 125 miliardi di dollari entro 21 giorni.
Trudeau ha dichiarato che i dazi canadesi rimarranno in vigore fino alla revoca dei dazi statunitensi.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accusato Canada e Messico di non aver fatto abbastanza per combattere il traffico di fentanyl e l'afflusso di immigrati clandestini negli Stati Uniti.
Lo scorso dicembre, il Canada ha annunciato uno stanziamento di 1,3 miliardi di dollari per migliorare la sicurezza lungo il confine con il suo vicino meridionale. Ottawa ha inoltre nominato Kevin Brosseau, ex agente della Royal Canadian Mounted Police, responsabile del fentanyl.
La Banca del Canada ha messo in guardia dalle ripercussioni sull'economia canadese derivanti dall'imposizione da parte di Washington di una tariffa del 25 percento sulle esportazioni canadesi verso gli Stati Uniti. Secondo la banca centrale, il prodotto interno lordo del Paese dovrebbe scendere del 3% nel primo anno, spingendo l'economia, che dovrebbe crescere dell'1,8%, in territorio negativo.
Il valore dei beni e dei servizi che attraversano quotidianamente il confine tra i due Paesi ammonta a 3,6 miliardi di dollari.
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