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Giorgetti e la guerra infinita al Superbonus: “Via ai controlli catastali”
La guerra di Giorgetti al Superbonus non è finita ancora: il ministro ha intenzione di passare al setaccio il catasto, alla ricerca di case fantasma e per verificare se chi ha usufruito del bonus ha correttamente comunicato ciò che doveva. L’annuncio del ministro all’Economia è arrivato ieri sera quando ha pronunciato parole chiare e nette: “L’aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere le proprietà ad oggi non censite e valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici. Non si tratta – ha affermato il titolare del dicastero di via XX Settembre – di fare l’aggiornamento dei valori di mercato ma di andare a cercare le case fantasma e precisare che chi fa le ristrutturazioni edilizie è obbligato ad aggiornare i dati catastali”. Per ora, dunque, nessuna riforma del catasto. Ma controlli, serratissimi, sì. Anche perché le rendite catastali di chi ha utilizzato il Superbonus saliranno e Giorgetti ha tutta l’intenzione di recuperare risorse.
Ma non è solo una “guerra” alla casa, o meglio al Superbonus. L’obiettivo per il governo sta nel recuperare risorse dal momento che i dati legati alla crescita e al Pil si sono ridimensionati. Il ministro, perciò, ha ribadito l’intenzione di sfrondare, tagliare tutti i rami della spesa tentando di lasciare le tasse invariate: “Taglieremo più le spese che aumentare le tasse perché questa è la nostra impostazione. Taglieremo tutte le spese tranne la spesa sanitaria che manterrà l’incidenza sul Pil. Tutte le altre subiranno tagli significativi e costringeremo le amministrazioni a farli”. Quindi il ministro è intervenuto sull’altro grande tema, quello delle accise: “Abbiamo scritto allineamento, significa che probabilmente ci sarà una diminuzione delle accise sulla benzina e un aumento di quelle sul gasolio. Dobbiamo calare quest’obbligo con gradualità”.