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Esplorazione petrolifera nelle acque marocchine: stime promettenti tra sfide geologiche
Un recente articolo pubblicato dal notiziario spagnolo El Economista ha spiegato che gli sforzi del Marocco per trovare petrolio greggio nelle acque atlantiche vicino alla sua costa, vicino alle isole Canarie, stanno affrontando una geologia complessa, citando Jorge Navarro, vicepresidente dell'Associazione spagnola di geologi e geofisici del petrolio (AGGEP) e professore presso l'Università Politecnica.
L'esperto ha sostenuto che "nonostante diverse aziende abbiano ripreso le attività di esplorazione nelle aree offshore, i risultati sono stati ampiamente deludenti".
El Economista ha osservato che i resoconti di un giacimento petrolifero contenente circa 1,6 miliardi di barili al largo della costa di Agadir sono solo stime, basate sui dati esistenti compilati da Europa Oil & Gas, aggiungendo che "la società ha rilasciato un inventario nel 2022, interpretando i dati raccolti in precedenza".
Il rapporto affermava che il loro obiettivo era quello di generare interesse tra investitori e aziende per garantire finanziamenti per le operazioni di perforazione nelle acque tra il Marocco e le isole Canarie.
Tuttavia, ha continuato la stessa fonte, alcuni organi di stampa, sia all'epoca che in seguito, hanno pubblicato resoconti che suggerivano una significativa scoperta di petrolio. Ma in realtà, Europa Oil & Gas "non aveva perforato alcun pozzo e, logicamente, finché non si verifica la perforazione e non si dimostra il greggio, non si può parlare di una vera scoperta".
Il vicepresidente di AGGEP ha sottolineato che "sebbene i risultati recenti non abbiano soddisfatto le aspettative, l'interesse per l'esplorazione offshore del Marocco persiste, spinto dal suo potenziale e dall'ambiente fiscale competitivo".
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