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Dakhla, la futura porta d'accesso all'avventura spaziale in Africa
Dakhla potrebbe presto entrare nella storia diventando il primo spazioporto africano. Grazie alla sua posizione geografica strategica e alle condizioni naturali uniche, la città del Marocco meridionale sta attirando l'attenzione di esperti e attori globali del settore spaziale.
Situata a 23,7° di latitudine nord, Dakhla è vicina alle coordinate di Cape Canaveral negli Stati Uniti (28,5° nord), uno dei centri di lancio più rinomati al mondo. Questa vicinanza non è solo una coincidenza: offre notevoli vantaggi per le traiettorie di lancio, facilitando le missioni spaziali e riducendone i costi.
Con quasi 320 giorni di cielo sereno all'anno, rispetto ai 230 di Cape Canaveral, Dakhla gode di un clima ideale per le operazioni aerospaziali. Questo parametro, spesso decisivo nella scelta del sito, si combina con la stabilità meteorologica e l'assenza di ostacoli naturali di rilievo.
Anche la giovane ingegnere marocchina Amine Belkhayat, partecipante al concorso internazionale SERA Space organizzato da Blue Origin, sottolinea l'enorme potenziale delle energie rinnovabili nella regione. L'abbondanza di energia solare ed eolica apre la strada a un modello sostenibile, coerente con le ambizioni ambientali globali.
L'Oceano Atlantico completa questa risorsa strategica: fornisce un corridoio di lancio sicuro, riducendo al minimo i rischi associati alla caduta di detriti sulle aree abitate. Inoltre, il cantiere in rapida espansione del porto atlantico di Dakhla promette infrastrutture in grado di ospitare sofisticati equipaggiamenti spaziali e di collegare la regione ai principali mercati internazionali.
Tutti questi elementi, combinati, posizionano Dakhla come una seria candidata a ospitare il primo spazioporto africano. Se questo progetto si concretizzerà, il Marocco non solo entrerà a far parte della corsa allo spazio, ma si affermerà anche come attore chiave in un settore strategico in cui è in gioco parte del futuro tecnologico ed economico globale.