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Apple accusata di utilizzare libri piratati per addestrare la sua intelligenza artificiale
Apple accusata di utilizzare libri piratati per addestrare la sua intelligenza artificiale
Due autori americani hanno intentato una causa contro Apple in California, accusandola di utilizzare libri piratati per addestrare i modelli di intelligenza artificiale integrati nei suoi dispositivi, raggruppati nella funzionalità "Apple Intelligence".
Grady Hendrix e Jennifer Roberson sostengono che le loro opere siano state incluse in quelle che chiamano "librerie ombra", composte da opere protette da copyright, senza la loro autorizzazione, il loro riconoscimento o il loro compenso. I querelanti stanno cercando di trasformare il caso in un'azione collettiva per rappresentare un gruppo più ampio di autori interessati.
Questa causa arriva poco dopo l'annuncio che la startup di intelligenza artificiale Anthropic ha accettato di pagare almeno 1,5 miliardi di dollari ai titolari dei diritti che l'hanno accusata di aver scaricato illegalmente milioni di libri.
Negli Stati Uniti, un numero crescente di autori – scrittori, musicisti ed editori – sta facendo causa alle aziende tecnologiche, sostenendo che le loro opere vengono utilizzate senza autorizzazione per addestrare sistemi di intelligenza artificiale generativa basati su enormi database.
Per difendersi, queste aziende spesso invocano il principio del "fair use", che può limitare l'applicazione del diritto d'autore.
Nel caso Anthropic, un giudice della California ha riconosciuto che l'addestramento di un'IA potrebbe rientrare nel fair use, ma ha stabilito che l'azienda aveva violato la legge scaricando libri piratati anziché acquisirli legalmente.
Al contrario, Meta ha vinto una causa simile a giugno, con il tribunale che ha stabilito che i querelanti non avevano dimostrato che l'IA fosse in diretta concorrenza con le loro opere sul mercato.