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Africa, pilastro strategico dell'economia verde globale grazie alle sue risorse minerarie
L'Africa si sta affermando come attore chiave nella transizione verso un'economia globale a basse emissioni di carbonio. Il continente, ricco di risorse del sottosuolo ricche di metalli critici come litio, cobalto, grafite, manganese, terre rare e metalli del gruppo del platino, detiene le chiavi del futuro energetico e tecnologico. Queste risorse sono essenziali per la produzione di batterie, veicoli elettrici, magneti industriali, turbine eoliche e infrastrutture per la produzione di energia rinnovabile.
Si stima che l'Africa potrebbe contenere fino al 30% delle riserve mondiali di questi metalli strategici. Paesi come Marocco, Repubblica Democratica del Congo, Guinea e Namibia stanno sviluppando il loro potenziale attraverso politiche volte a catturare maggiore valore nella filiera produttiva. Sudafrica e Zimbabwe, da parte loro, possiedono quantità significative di platino e cromo, essenziali per la produzione di idrogeno verde e tecnologie a basse emissioni di carbonio.
Le tendenze attuali mostrano che l'Africa non è più solo una zona di estrazione. Il divieto imposto dallo Zimbabwe sulle esportazioni di litio grezzo a partire dal 2022 incarna una nuova strategia politica: la lavorazione locale delle materie prime per rafforzare la creazione di posti di lavoro, attrarre investimenti industriali e migliorare le entrate governative. Questa direzione è rafforzata dalle ambizioni continentali per un'industrializzazione sostenibile, supportata da partnership strategiche con Europa, Stati Uniti e Cina.
A livello macroeconomico, il potenziale è immenso. Il Fondo Monetario Internazionale stima che i metalli critici potrebbero rappresentare fino al 12% del PIL africano entro il 2050. Il World Economic Forum, nel frattempo, prevede che lo sviluppo di un ecosistema africano per la produzione di batterie potrebbe creare tra 500.000 e un milione di posti di lavoro. Questa crescita industriale aumenterà la domanda locale di energia, stimolando gli investimenti nell'energia solare, eolica e idroelettrica.
Tuttavia, questo cambiamento strategico può essere sostenibile solo attraverso progetti trasparenti, equi e inclusivi. Molti paesi africani necessitano ancora di un significativo afflusso di capitali privati per modernizzare le loro industrie estrattive e di trasformazione. L'accesso equo a queste opportunità deve basarsi su un modello che superi la logica estrattivista del passato, integrando le comunità locali e rafforzando le capacità nazionali.
Il boom minerario ed energetico dell'Africa è più di un'opportunità: è un imperativo per una giusta transizione ecologica globale. Diventando un pilastro della nuova economia verde, il continente può finalmente sperare di passare dall'essere un fornitore di materie prime a un motore dello sviluppo sostenibile globale.
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