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Secondo il rapporto APRM, il Marocco guida revisioni positive del rating in Africa

Saturday 07 - 11:30
Secondo il rapporto APRM, il Marocco guida revisioni positive del rating in Africa

L'ultimo rapporto dell'APRM (African Peer Review Mechanism) rivela che otto paesi africani, tra cui Costa d'Avorio e Tanzania, hanno beneficiato di una rivalutazione positiva del proprio rating grazie alle riforme economiche e ad una migliore gestione del debito pubblico. Questi paesi, tra i più dinamici del continente, hanno attratto investimenti privati ​​e rafforzato i propri indicatori fiscali. Al contrario, paesi come Niger, Uganda e Gabon hanno visto il proprio rating declassato, a causa dell’instabilità politica o di politiche fiscali considerate rischiose.

Il Marocco avanza nella classifica

Il Marocco spicca in particolare in questo rapporto. Nel 2024, il Paese ha visto il suo rating passare da "stabile" a "positivo", grazie a importanti riforme economiche nei settori della gestione del bilancio, dell'energia, della digitalizzazione e delle infrastrutture. Gli investimenti diretti esteri sono aumentati del 21,2% all’inizio del 2024, riflettendo la fiducia degli investitori internazionali. La stabilità macroeconomica e politica del Marocco rafforza la sua posizione sui mercati internazionali.

Critiche alle metodologie delle agenzie di rating

Il rapporto APRM mette in discussione le metodologie delle agenzie di rating internazionali (Moody's, Fitch, S&P Global). Questi sono accusati di applicare criteri standardizzati inadatti alle realtà dei paesi in via di sviluppo, in particolare africani. Queste agenzie sono criticate per la loro severità, in particolare nei confronti delle politiche espansionistiche necessarie per la crescita nei paesi con infrastrutture deboli, come il Gabon.

Verso un'agenzia di rating africana?

L’APRM propone la creazione di un’agenzia di rating africana per valutare più accuratamente le economie africane e sostenere le loro politiche di sviluppo. Questa iniziativa potrebbe consentire ai paesi africani di beneficiare di un rating più adatto alle loro realtà economiche e di realizzare risparmi significativi sui costi di finanziamento internazionali.


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