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Il porto di Tangeri Med si colloca al 4° posto nell'indice globale di prestazione dei porti containerizzati
Secondo un comunicato stampa della Banca Mondiale, il porto di Tangeri Med si è classificato al quarto posto nel Global Container Port Performance Index (CPPI) per l’anno 2023.
Questo indice, sviluppato dalla Banca Mondiale e da S&P Global Market Intelligence, classifica 405 porti container in tutto il mondo in base alla loro efficienza, misurata in particolare dalla durata di permanenza delle navi. Il porto di Tangeri Med è davanti a tutti i porti dell’Africa e dell’Europa per il secondo anno consecutivo.
In testa a questa classifica c’è il porto di Yangshan in Cina, seguito da quelli di Salalah in Oman e Cartagena in Colombia, mentre Tanjung Pelepas (Malesia) chiude la top 5 dei porti più performanti.
L’indice CPPI è uno strumento comparativo destinato a fungere da punto di riferimento per i principali attori dell’economia globale, come governi, autorità portuali, organizzazioni per lo sviluppo, organizzazioni sovranazionali e operatori privati che operano nel commercio, nella logistica e nelle catene di approvvigionamento. Mira principalmente a evidenziare opportunità di miglioramento a vantaggio di vari soggetti interessati nel sistema commerciale internazionale e nelle catene di approvvigionamento globali.
La quarta edizione di questo indice si basa su un insieme di dati di portata senza precedenti, con oltre 182.000 scali registrati nell'ultimo anno, 238,2 milioni di movimenti di container e circa 381 milioni di TEU (venti piedi equivalenti).
Sapendo che oltre l’80% del commercio di merci avviene via mare, la resilienza, l’efficienza e le prestazioni complessive dei porti svolgono un ruolo decisivo nei mercati globali e nello sviluppo economico, sottolinea la Banca Mondiale.
Tuttavia, secondo il nuovo rapporto, le interruzioni regionali hanno influenzato le prestazioni dei porti in tutto il mondo. Martin Humphreys, economista senior dei trasporti presso la Banca Mondiale, afferma che “sebbene le sfide e le onde d’urto causate dalla pandemia di COVID-19 si siano ulteriormente attenuate nel 2023, il trasporto di container rimane un settore imprevedibile e volatile. Aggiunge che “i principali porti devono investire in resilienza, nuove tecnologie e infrastrutture verdi per garantire la stabilità dei mercati globali e la sostenibilità del settore marittimo”.
Il CPPI 2023 comprende 57 nuovi porti, tra cui Muuga in Estonia e Duqm in Oman, oltre a numerosi sviluppi degni di nota. Turloch Mooney, responsabile delle informazioni e analisi portuali presso S&P Global Market Intelligence, osserva che “oggi c’è una maggiore consapevolezza dell’importanza della resilienza e dell’efficienza dei cancelli portuali per l’ingresso marittimo, che è unita a una migliore comprensione degli effetti dannosi dei tempi di attesa nei porti sullo sviluppo economico.