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Bourita invita gli ambasciatori a diventare “diplomatici economici” per attrarre investimenti dall’estero
Nel corso di una sessione legislativa tenutasi ieri, lunedì, alla Camera dei rappresentanti, per presentare ventisette progetti di legge riguardanti accordi bilaterali e multilaterali, il ministro degli Affari esteri, della Cooperazione africana e dei marocchini residenti all'estero, Nasser Bourita, ha chiesto una mobilitazione globale all'interno il ministero, per rafforzare il suo ruolo attraverso una diplomazia economica che agisca come leva al servizio dello Stato e del tessuto economico marocchino.
Durante la presentazione delle leggi, Bourita ha affermato che “questi accordi sono di natura economica, poiché quasi la metà di essi riguarda la dimensione economica, e ciò risponde alla volontà di Sua Maestà il Re di mettere il lavoro diplomatico al servizio dell'economia nazionale internamente ed esternamente, il che, secondo Bourita, richiede una mobilitazione globale del ministero, che è oggi chiamato a… Più che mai, a rafforzare il suo ruolo attraverso una diplomazia economica che serva da leva al servizio dello Stato e del popolo marocchino. tessuto economico.”
Bourita ha sottolineato che la politica estera voluta da Sua Maestà il Re Mohammed VI è una politica pragmatica e pratica che rifiuta in linea di principio l'idea di concludere accordi solo per il gusto di concluderli e sottolinea che ogni accordo dovrebbe essere un mezzo per raggiungere un obiettivo specifico e parte di una politica con una visione e un sistema politico e giuridico a medio e lungo termine, e su tutti gli ambiti di cooperazione tra il Marocco e i suoi partner.
Il Ministro degli Affari Esteri ha affermato che gli accordi presentati al Parlamento riflettono, in termini di numero e contenuto, la priorità della dimensione africana nella politica estera del Regno, poiché 12 di questi accordi, ovvero il 63 per cento, sono stati firmati con paesi africani fratelli, e in termini di contenuto, gli accordi con i paesi africani includono: Settori vitali che richiedono fiducia e partenariato, come accordi giudiziari, doganali, fiscali ed economici, o quelli relativi ai trasporti.
Bourita ha sottolineato che questi accordi evidenziano l'importanza delle regioni meridionali, poiché 11 dei 19 accordi bilaterali sono stati firmati nelle regioni meridionali, in particolare nella città di Dakhla, il che conferma il contributo di queste regioni alla vita diplomatica del Regno attraverso la cooperazione internazionale. riunioni e commissioni congiunte da loro ospitate, ha affermato il Ministro degli Affari Esteri.
Diversi accordi, ha aggiunto Bourita, in particolare nel campo dei trasporti terrestri, stabiliscono il Sahara marocchino, in particolare il valico di Guerguerat, come un punto di attraversamento strategico verso il vicinato africano del Regno, che rientra nel contesto delle iniziative reali per il Sahel e regione atlantica e stabilisce il Sahara marocchino come collegamento tra il Regno. La sua profondità strategica africana e gli accordi, in particolare quelli firmati a Dakhla, confermano che questa città costituisce un'importante piattaforma diplomatica per il Regno.
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