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L’immunità naturale all’influenza migliora l’efficacia dei futuri vaccini
Un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università della Georgia mostra che l’immunità naturale acquisita da una precedente infezione influenzale svolge un ruolo importante nel successo dei futuri vaccini antinfluenzali. Secondo il rapporto pubblicato su "Medical Express", una precedente infezione da influenza potrebbe contribuire a migliorare la capacità dell'organismo di combattere le future versioni del virus.
I vaccini antinfluenzali prendono di mira ceppi specifici del virus ogni stagione e gli scienziati si affidano alla previsione di quali ceppi hanno maggiori probabilità di diffondersi. Ma a volte le previsioni non sono accurate al 100%. Lo studio dimostra che l’organismo è meglio preparato ad affrontare nuovi ceppi di influenza se dispone di un’immunità naturale dall’infezione precedente.
Gli esperimenti sugli animali hanno mostrato un notevole miglioramento dell’immunità generale quando il vaccino è stato ricevuto dopo l’infezione con un diverso ceppo del virus. L'immunità naturale ha contribuito ad ampliare la risposta immunitaria del corpo a vari ceppi di influenza, rendendo il corpo più protetto.
Al contrario, gli animali che non erano stati precedentemente infettati dal virus, ma avevano ricevuto il vaccino, avevano più bisogno di dosi di richiamo a causa della loro mancanza di immunità naturale, evidenziando l’importanza dell’infezione precedente per migliorare l’efficacia dei futuri vaccini.
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