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Parco Agrisolare, ecco 250 milioni per il Sud

Parco Agrisolare, ecco 250 milioni per il Sud
Monday 19 August 2024 - 23:50
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Il Sole al Sud: arriva il terzo bando per il “Parco Agrisolare”. L’annuncio è arrivato oggi dal Ministero dell’Agricoltura. L’iniziativa è riservata alle imprese meridionali di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Le domande, come riferiscono dal Ministero, potranno essere presentate, sul portare del Gestore dei Servizi Energetici Spa dalle ore 12:00 del 16 settembre e fino alle ore 12:00 del giorno 14 ottobre 2024.
Le domande saranno istruite dal Gse Spa tra ottobre e dicembre 2024, insieme allo scorrimento del secondo bando, con l’obiettivo di assegnare l’intera dotazione finanziaria della Misura pari a 2,35 miliardi di euro entro il 2024, come da scadenza europea.

In ballo ci sono 250 milioni. Rispetto al bando precedente, il secondo, sono state confermate quelle che erano alcuni dei punti salienti dell’iniziativa legata al Parco Agrisolare. In particolare, il contributo a fondo perduto potrà raggiungere l’80% delle spese ammissibili e le imprese avranno la possibilità di adottare soluzioni di autoconsumo condiviso e potranno partecipare in forma aggregata. Sarà possibile, inoltre, installare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con una potenza massima di 1.000 kWp per impianto. La spesa massima per beneficiario è fissata a 2.330.000 euro.

Il ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha commentato: “Si tratta di una fondamentale opportunità che sono certo le imprese agricole del Mezzogiorno sapranno cogliere, al fine di migliorare la sostenibilità dell’intero comparto e nello stesso tempo incrementarne la competitività, azzerando i costi energetici che rappresentano in media il 20% dei costi variabili”. E ancora: “Il successo straordinario di questa misura, conferma come sia possibile promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili senza alcun consumo di suolo agricolo che deve invece essere destinato alla produzione”.