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Fitto e la strategia dell’unica Zes per il riscatto del Sud
Per affrontare la grande sfida del rilancio economico del Sud occorre una grande Zes: parola del ministro Raffaele Fitto che al convegno Agenda Sud 2030 ha spiegato le ragioni per le quali il governo ha scelto di superare le logica delle otto aree territoriali preferendo un approccio globale che investa direttamente l’intero Mezzogiorno.
“Sinceramente vedo la logica delle otto piccole Zes assolutamente inadeguata alla sfida che abbiamo davanti. Invece una grande Zes al centro del Mediterraneo può essere luogo strategico per costruire condizioni di sviluppo”, ha dichiarato Fitto. Che ha aggiunto: “Lavoriamo per la predisposizione di un piano strategico della Zes unica con una cabina di regia, e il lavoro è già avviato per costruire un piano strategico che copra gli elementi di criticità non presenti negli otto piccoli piani strategici”. Per Fitto, infine, “il tema del sostegno all’economia meridionale è fondamentale e l’obiettivo dela Zes è essere un luogo di attrazione di investimenti a livello internazionale perché solo così si è competitivi”.
Le parole del ministro al Sud hanno trovato il dissenso del presidente della Campania Vincenzo De Luca secondo il quale “lo schema teorico di rendere Zes tutta l’Italia meridionale” presenterebbe “delle criticità”. “Abbiamo in qualche modo smantellato l’unica Zes che funzionava, non di Napoli ma della Campania – ha detto De Luca – . Funzionava benissimo. Lo schema teorico di rendere Zes tutta l’Italia meridionale può essere anche accettabile ma ha anche delle criticità. Ad esempio chi governa da Roma i territori, fa fatica il presidente della Regione a farlo, chi è in grado di conoscere il territorio, una struttura burocratica del Ministero?
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